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Il parere della Monsanto

di Giuseppe Scaliati

Edoardo Ferri, responsabile della multinazionale Monsanto in Italia, butta acqua sul fuoco, superando i timori legati all'utilizzo degli Ogm. 


Quali sono, secondo Lei, i vantaggi e gli eventuali svantaggi legati all'introduzione della biotech nel campo dell'imprenditoria?

Escludendo categoricamente ogni timore legato all'utilizzo dell'ingegneria genetica, la biotech è un settore nel quale conviene investire poiché si applica a diversi settori, in particolare a quello medico, agricolo ed ambientale. Inoltre, è la linea di frontiera della tecnologia del nuovo millennio che avrà importanti sviluppi in ogni area. In Italia un esempio concreto di successo dell'applicazione delle nuove tecnologie è rappresentato dall'azienda farmaceutica Serono, che grazie agli investimenti nelle nuove tecnologie avviati all'inizio degli anni '80, oggi è diventata una realtà mondiale.

Quali sono i traguardi raggiunti fino ad oggi dall'ingegneria genetica?

Oltre all'aumento delle rese, i risultati più concreti vanno sicuramente ricercati nel miglioramento della qualità e integrità dei prodotti finiti.

Ma, con l'applicazione di queste tecniche delicate ed innovative, non vi è il pericolo d'inquinamento genetico, cioè che animali e vegetali, modificati geneticamente, finiscano per contaminare con danni irreparabili altri esseri viventi?

Ciò è da escludere poiché ad ogni prodotto viene fatta una valutazione del rischio dalle nostre autorità competenti. Inoltre, l'UE nell'ottobre del 2001 ha pubblicato il risultato di 81 studi, condotti da 400 gruppi di ricerca, su prodotti geneticamente modificati attualmente in commercio, dichiarandoli sicuri sia per la salute umana sia per l'ambiente.

Chi è la multinazionale Monsanto?

La Monsanto è nata nel 1901 a St Louis (Stati Uniti) come azienda chimica. In seguito, dal '97, ha diversificato la propria produzione puntando sul settore alimentare, agricolo e della salute.

Attualmente è un'azienda leader nel settore dell'agricoltura e delle agrobiotecnologie.

La multinazionale guidata da Hendryk Verfaille oggi opera in oltre 60 Paesi con circa 14.700 dipendenti ed un fatturato di 5,5 miliardi di dollari.

IIn Italia, dopo trent'anni di attività Monsanto è la consociata di Agricoltura Italia S.p.A., società operativa dall' agosto 2000.

Allora come spiega, in base alle cifre di Marketpress e Greenpeace, i timori dei consumatori europei, ed in particolare italiani verso gli Ogm?

Le paure dei consumatori sono il frutto di una mancata, ma soprattutto corretta, informazione sugli Ogm.

E le contestazioni delle associazioni ambientaliste e non governative?

Sono semplicemente, come la storia c'insegna, il frutto dei timori all'innovazione. Come diceva Vittorini "la paura del nuovo prevale sul desiderio del meglio".

Per concludere, cosa ne pensa della recente legislazione europea che impone l'etichettatura ai prodotti che contengono lo 0,5% di Ogm autorizzati?

Noi siamo favorevoli al diritto di scelta del consumatore, purché questo diritto sia realistico, praticabile e la legislazione non operi come un meccanismo rivolto a creare un vantaggio competitivo non fondato sulla sicurezza e qualità dei prodotti.

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Link: L'opinione di Greenpeace 
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