Progetti in corso, prevedono la copertura totale del paese
entro il breve-medio periodo ed una intensificazione dell’export
che oggi è quantificato in circa il 10% del fatturato globale.
Per capire meglio quali sono state le principali difficoltà
affrontate dalla Dianflex e quali le soluzioni adottate, abbiamo
posto alcune domande ad Antonio Di Mieri:
Quali sono le principali difficoltà incontrate?
Indubbiamente la scelta di avere la nostra sede nel Vallo di
Diano ci ha creato problemi sul piano logistico e della
distribuzione Siamo lontani da Salerno per la ferrovia e ancora di
più da Napoli per il porto e l’aeroporto.
Tale lontananza ha inevitabilmente ripercussioni
sull’approvvigionamento delle scorte e chiaramente sui tempi di
consegna presso i nostri clienti.
Poi anche la lontananza dalle aree italiane in cui
principalmente sono presenti aziende del nostro settore, l’Emilia
Romagna e la Lombardia, rende difficile l’aggregazione con altre
realtà come la nostra e quindi scambi di know how e quant’altro
necessita la crescita nel settore.
Quali soluzioni avete adottato?
Sul piano della distribuzione, abbiamo creato un sistema
interno all’azienda, e con mezzi nostri su gomma, consegniamo in
tutta Italia.Per la logistica e la gestione del magazzino è stato
più problematico. Come già accennato, le distanze da centri
importanti di smistamento merci, ci comportano inevitabilmente dei
ritardi nelle consegne da parte dei ns. fornitori con inevitabile
ripercussione sui ns. clienti. Pertanto abbiamo dovuto raddoppiare
le scorte di magazzino, con conseguente investimento in altri
capannoni, altre attrezzature per la logistica e per il magazzino e non meno importante, doppio personale impiegato.
Quindi problemi che incidono anche sul margine di
guadagno?
Certamente. Abbiamo più costi dei nostri concorrenti
emiliani o lombardi, non solo per i problemi citati ma anche e
soprattutto perché serviamo un’ area molto vasta ma con densità
di popolazione inferiore all’intero nord Italia, area in cui non
siamo ancora presenti significativamente.
Qual’e la dote che meglio le ha permesso di raggiungere
gli obiettivi prefissati?
La testardaggine e la perseveranza nel lavoro
e, credo, il saper far tesoro degli errori commessi.
Quale è il suo prossimo obiettivo?
Coprire l’intero paese italiano ed allargare la rete
vendita in tutti il mondo.
Progetto molto ambizioso.
Si, ma senza ambizioni importanti e validi collaboratori, non
avrei potuto raggiungere i risultati di oggi. Sulla stessa strada credo di poter realizzare il mio progetto.
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