Il
commiato alla vecchia lira.
E’ ormai scattato il conto alla rovescia: tra gennaio e
febbraio 2002 le banche provvederanno ad effettuare il cambio del
contante in euro. Ma già dal 15 novembre di quest’anno sarà
possibile trovare in circolazione la nuova moneta unica. La manovra di
pre-alimentazione del sistema commerciale e bancario intende snellire
il sistema di sostituzione.
Il
Ministero del Tesoro, alla fine del mese di gennaio 2001, ha reso noto
il Piano cash changeover. Il documento rappresenta la cornice del
passaggio all’euro e si sofferma su aspetti importanti come la
pre-distribuzione di euro alle banche, ai commercianti e ai cittadini,
il cambio di lire in euro, il ritiro e la distruzione delle lire.
Già nei primi
mesi di quest’anno abbiamo assistito ad una massiccia campagna di
comunicazione tendente ad informare
e far familiarizzare i cittadini e gli operatori economici con
l’uso dell’euro. Anche le banche, attraverso iniziative di varie
genere, contribuiscono in maniera determinante all’informativa
sull’intera problematica dell’euro con l’obiettivo di suggerire
i comportamenti più razionali non solo in tema di banconote e monete,
ma anche per quel concerne i numerosi altri servizi bancari: conto
corrente, assegni, carte di pagamento ecc.
Superata questa
necessaria campagna di informazione, ogni singolo istituto bancario
dovrà confrontarsi con problematiche più specifiche e tecniche come
ad esempio la concreta sostituzione della moneta legale in
circolazione con la nuova moneta unica nonché con quelle connesse
al cambio nel periodo bimestrale di doppia circolazione (ndr 1°
gennaio 2002 - 28 febbraio 2002).
Notevole sarà
la quantità di biglietti e monete metalliche che rispettivamente la
stamperia della Banca d’Italia e l’Istituto Poligrafico Zecca
dello Stato dovranno produrre entro la fine dell’anno e che
successivamente saranno trasferite presso le Filiali della Banca
d’Italia le quali provvederanno a distribuire le stesse attraverso
siti provinciali che fungeranno contemporaneamente anche da siti di
raccolta della Vecchia
Lira.
Già dal 15
novembre 2001 sarà possibile trovare in circolazione la nuova moneta
unica in quantità ridotta; si tratterà, sostanzialmente, di una
pre-alimentazione del sistema commerciale e bancario al fine di creare
un sistema funzionale di sostituzione. Ai commercianti, in
particolare, saranno offerti dei pacchetti pre-confezionati di monete
in euro a partire dal novembre 2001 mentre ai consumatori verrà data
la possibilità di acquistare tali pacchetti a partire dal dicembre
2001. Sarà, tuttavia, possibile
utilizzare la nuova moneta per i pagamenti solo a partire dal gennaio
2002.
Gli ultimi mesi
dell’anno in corso saranno caratterizzati da una continua campagna
di sensibilizzazione volta a favorire un anticipato deposito presso
banche ed uffici postali del contante non utilizzato nonché a
pilotare tutti verso la più evidente manifestazione di Unione
economica e monetaria dell’Europa.
Nel periodo
bimestrale, caratterizzato dalla circolazione di entrambe le monete,
le banche provvederanno ad operare dei cambi gratuiti di monete fino
ad un milione giornaliero per i clienti, tale limite cade
nell’ipotesi di preavviso di un giorno e fino a cinquecentomila per
coloro che non risultano essere clienti.
Nel corso dei
mesi antecedenti il
raggiungimento concreto dell’unione monetaria, le Banche dovranno
predisporre, accanto ai già citati strumenti informativi, strumenti
informatici capaci di consentire ai cittadini ed alle imprese di
utilizzare l’euro per tutte le diverse operazioni bancarie.
A tale
proposito l’ABI ha dato vita al progetto EMU con l’intento di
stabilire i criteri, le priorità e le modalità di lavoro affinché
l’intero sistema bancario possa meglio affrontare la transazione
all’unione monetaria. Praticamente, gli otto mesi che ci separano da
una sorta di vera rivoluzione
monetaria
sono stati per intero programmati e pianificati allo scopo di ridurre
al minimo i disagi per tutti
Il sistema
bancario e nello specifico le banche stanno e dovranno affrontare
costi operativi e di adeguamento rilevanti; a ciò si aggiungerà, a
partire dal prossimo anno, una riduzione notevole dei ricavi derivanti
dalle molto frequenti operazioni
di cambio valuta, con la ovvia necessità di ridefinire strategie di
produzione e distribuzione di servizi alla clientela. Tutto ciò sarà
effettuato in una prospettiva ottimistica alla luce dei
concreti vantaggi che un mercato unico, più aperto e competitivo,
potrà garantire ai consumatori con la possibilità per questi ultimi,
di usufruire di offerte più ampie e vantaggiose e per le banche di
fare della varietà e completezza dei servizi offerti il cavallo di
battaglia per una funzionale permanenza all’interno di un mercato di
sicuro nuovo e sempre meno statico.
Michele Albanese
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